Festival dell'Omeopatia "Omeofest" 2012. Palazzo Farnese Piacenza.
terra




annamaria belloni








monica bellonzi
"terra, geografia dell'anima"
Ripercorro con mio figlio il luogo delle mie infantili vacanze estive, e nei pressi di quella vecchia casa su in collina, rintraccio nei ricordi gli spunti per dare corpo alle mie suggestioni.
Da piccola le vacanze arrivavano e mi portavano via e c'era quella luce lì, trionfale, e quell'odore esotico di paglia e di bosco....rimane dentro il desiderio di ritrovare quelle coordinate precise della felicità.
E' quella la terra: il riferimento della mia identità, il paesaggio che mi ha determinato, il luogo a cui sono invisibilmente legata e che avrei voluto preservare dagli inevitabili cambiamenti, sebbene consapevole che ciò è possibile solo nella memoria o attraverso una dimensione "altra", diversa da quella in cui tutto accade.
camilla biella
"terrabuona"
Anche l’elemento più semplice ed umile lavorato dall’uomo, come il pane, conserva in sé l’impronta creatrice della Madre Terra e ci svela,attraverso paesaggi e geografie immaginarie, inconsueti aspetti della multiforme realtà.




oreste calatroni




anna paola cavanna




francesco covati




mauro fochi
"trame"
la terra lavorata dal sudore della sua gente restituisce la visione di ricami, come fosse composta da tanti tipi di tessuti diversi.




patrizio maiavacca




franco merli




adriano perotti




marco rigamonti




stefano schiaffonati




samantha veneziani
"segni di terra"
È sulla terra che camminiamo ed impariamo a tracciare i confini, è sulla terra che ci sentiamo sicuri, è la nostra prima madre, dispensatrice di cibo, sicurezza e benessere. "avere i piedi per terra" significa essere a stretto contatto col mondo della materia e della natura, conoscere i ritmi e le complesse trame dei suoi processi; vuol dire perciò essere realisti, pratici e concreti, vuol dire essere segni di terra.




marisa via
"la rivincita della terra"